Statue

Durante la manifestazione de Las Fallas, tra il 15 e il 19 marzo, le protagoniste della festa che anima le vie di Valencia sono le alte riproduzioni in carta pesta. Le dimensioni titaniche sono il risultato di un lavoro certosino da parte degli artisti e la loro grandezza può lambire i 30 metri di altezza.

Ogni quartiere che partecipa a Las Fallas, dopo lunghe decisioni e in collaborazione con l’artista, propone la sua statua da sfoggiare durante l’evento. Le statue, oltre alle dimensioni che sono notevoli e la composizione con materiale facilmente incendiabile come cartone o legno, hanno in comune la raffigurazione. In genere abbiamo una caricatura principale, cui si affiancano personaggi minori che danno maggior senso al significato della falla.

Una statua de Las Fallas
Una delle tante Fallas di Valencia

La fine che fanno tutte le fallas non vincitrici è nota a tutti. Il 19 marzo vanno ad alimentare il grande falò che illumina Valencia, nella tradizionale cerimonia della Cremá. A ricordare le statue che non hanno vinto durante la manifestazione ci rimangono solo le fotografie scattate dai turisti. Le statue che risultano vincitrici sono conservate nel Museo Fallero. Dure, però, sono le selezioni all’interno di ogni quartiere, quando la popolazione rionale decide in una sorta di elezione collettiva cosa e come raffigurare.

È interessante capire come si è giunti, nel corso dei secoli, a creare queste alte quanto buffe raffigurazioni. Innanzitutto all’origine delle fallas ci fu l’abitudine, al mattino di ogni 18 marzo, di appendere dei pupazzi alle finestre in segno di protesta verso delle personalità pubbliche. Con il tempo e l’aiuto delle autorità comunali, si passò alle raffigurazioni che conosciamo.

La struttura tipica delle statue è suddivisa in un basamento, un corpo centrale in cui si articolano le figure o “ninots”, e la parte finale in cui c’è un forte sviluppo verticale.

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