Lingue di Valencia

Quella della lingua è una questione tuttora aperta a Valencia e nell’omonima provincia. Come prevedibile, al solo pensiero di toccare un aspetto caratterizzante di un popolo, come il suo modo di esprimersi, si scivola nel folkloristico nonché nel senso di appartenenza.

In altre parole, guai a dire a un valenciano che la sua lingua è solo una variante del catalano classico: rischiereste una brusca reazione! A parte ciò, la verità sembra essere proprio questa. La stessa Accademia della Lingua Catalana, la massima autorità in tema linguistico, riferisce che la differenza con il catalano si riduce a una mera diversità geografica e politica.

Dopo tutto questo preambolo, se doveste andare a Valencia, che lingua trovereste? Niente panico, la lingua più diffusa è lo spagnolo castigliano, lo stesso parlato a Madrid e nella maggior parte della Spagna. Tuttavia non manca il tentativo delle istituzioni di mantenere in uso il valenciano. Molti cartelli stradali e alcuni mezzi di trasporto pubblici riportano le diciture in entrambe le lingue. Come se non bastasse, alcuni canali televisivi trasmettono programmi interamente in lingua valenciana. Infine, in molte scuole si tende a impartire questo idioma.

Un altro elemento che depone a favore del valenciano, come derivante dal catalano, è l’evento storico che segnò profondamente la città. Fu Giacomo I d’Aragona che, proveniente dalla vicina Catalogna, s’insediò nella zona della Comunità valenciana al posto dei fuggitivi Arabi. Questi ultimi, invece, non sembrano aver lasciato segni tangibili nella lingua attuale.

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